Da Zancle a Messina 2016

“Da Zancle a Messina.2016”

Ieri 16 marzo, siamo andati a Villa Pace, a visitare  con i nostri professori, una  mostra di reperti archeologici risalenti al periodo greco- romano, ritrovati nel sottosuolo della nostra città. Siamo partiti da scuola con due pulmini,  insieme agli alunni delle classi prime della scuola e gli insegnanti accompagnatori e  poco dopo più di mezz’ora siamo arrivati a Villa Pace. Siamo stati divisi in due gruppi e abbiamo visitato la mostra con delle guide, che durante tutto il percorso ci hanno spiegato la storia di quei reperti e del loro ritrovamento. Abbiamo visto tante cose: vasi di tante forme e dimensioni, statuette, monete,  lastre di marmo con antiche iscrizioni e pietre miliari,  piatti per contenere i cibi e tanti arredi funebri ritrovati nelle tombe.  Tra i vasi, quelli che mi hanno colpito di più sono stati quelli esposti nell’ ultima sala: tre vasi prodotti con lo stile a figure rosse su fondo nero risalenti al quarto secolo a.C. raffiguranti tutti scene mitologiche. Il primo rappresentava una scena di guerra con Aiace Telamonio, il secondo un dialogo tra Dionisio ed un ragazza, il terzo una scena tratta da una commedia, una parodia in cui una donna dava ordini ad un uomo. Tra i reperti funerari mi ha colpito di più un vaso usato come tomba, con dentro i resti di un bambino. La guida ci ha spiegato che il vaso ricordava il grembo della mamma e  per accompagnare il bambino nel suo viaggio nel regno dei morti mettevano nelle tombe anche dei giochi, come una una barchetta scolpita in  pietra ,con i rematori ed una lanterna,  esposta in una delle vetrine. Le monete erano tantissime, diverse nella forma e nei colori a seconda del loro valore e del materiale con cui erano state realizzate, con decori scelti dall’ imperatore. Una cosa che ci ha molto incuriositi è stata la presenza di chiodi ricurvi e arrugginiti ritrovati in alcune tombe, che servivano a non fare ritornare più dall’ oltretomba i defunti che in vita erano stati cattivi , per non disturbare più i vivi. Poi abbiamo visto delle statuine in  pietra con figure femminili, alcune di ispirazione orientale raffigurate durante momenti di danza. Alla fine abbiamo disegnato alcuni vasi osservandoli attraverso le vetrine, soprattutto i tre più belli,  realizzati con decori rossi su fondo nero. Questa uscita didattica ci è piaciuta molto e siamo rimasti sbalorditi dalla quantità di reperti ritrovati nel sottosuolo della nostra città, ed in particolare nella zona di Camaro, che testimoniano lo stile di vita delle persone che vivevano qui tanti secoli fa, chissà, magari  nostri lontani parenti.

                                                                                                                                         Classe 1D